Dichiarazioni ambientali di prodotto come leva di competitività e crescita.
Il sistema industriale italiano ha da sempre una forte vocazione all’export ed è sempre più impegnato nel mantenimento delle posizioni acquisite e nel conquistare nuovi mercati.
Per raggiungere tali obiettivi, oltre le leve tradizionali, possiamo considerare la sostenibilità un fattore innovativo per caratterizzare ancora di più le nostre produzioni.
Vanno però individuate quali azioni e certificazioni siano in grado di generare valore durevole e sostenibile per l’azienda ed i suoi clienti.
Il sistema dei protocolli/progetti sviluppati unilateralmente , senza conoscere realmente le attese ed i bisogni delle altre parti coinvolte, soprattutto se estere, semplicemente non funziona. Spesso le iniziative non sono coerenti con le aspettative dei clienti e dei consumatori e gli stessi promotori non ne traggono vero beneficio.
Essere parte propositiva verso i propri clienti con progetti volti a realizzare anche i loro obiettivi e condividerne lo svolgimento cambia radicalmente il rapporto cliente/fornitore trasformandolo in una vera partnership a beneficio di tutti.
Che cosa ci viene realmente richiesto sul fronte sostenibilità?
In tutto il mondo, i consumatori, ormai sempre più sensibili ai problemi del cambiamento climatico e dell’utilizzo di risorse non rinnovabili, richiedono e preferiscono prodotti e servizi che, a parità di condizioni, siano realizzati con un impatto sempre minore sull’ambiente e che rispettino le persone. Non solo, i consumatori richiedono informazioni chiare, attendibili e confrontabili.
I principali attori della GDO mondiale, intercettando queste problematiche e richieste, hanno fissato ambiziosi obiettivi di riduzione di impatto dei prodotti sui loro scaffali, richiedendo la collaborazione di tutti i fornitori per raggiungerli.
L’unica tipologia di studi e certificazioni coerente con questi obiettivi rientra nella famiglia delle LCA (studi del ciclo di vita).
Lo studio LCA
Infatti, per poter dimostrare una concreta riduzione dell’impatto del ciclo di vita di un prodotto occorre prima di tutto misurarlo allo stato attuale: per queste misurazioni esistono gli studi LCA (life cycle assessment) regolati da norme e standard internazionali.
Lo studio LCA prende in considerazione tutti le risorse impiegate per creare, distribuire, utilizzare e smaltire un prodotto, dalle materie prime ai trasporti, dall’energia all’acqua: consente di conoscere, per ogni fase del ciclo di vita di un prodotto, la quantità e qualità delle risorse impiegate e dei relativi scarti ed i risultati (trasformati in un unico indice: il più utilizzato è la CO2 eq) si possono riportare fino alla singola unità di prodotto (per esempio il pacco di pasta da 500 g o la latta di pomodori da 400g).
Con questo tipo di informazione è possibile intervenire dove si concentrano i maggiori impatti misurare con precisione i risultati degli interventi volti, per esempio, a ridurre la quantità di acqua utilizzata per l’irrigazione, il recupero degli scarti, l’efficientamento energetico, il packaging.
Lo studio LCA, effettuato da società specializzate, viene sottoposto normalmente a revisione da parte di ente certificatore terzo.
I vantaggi
I produttori acquisiscono una conoscenza dettagliata di ogni fase (inclusi a monte ed a valle) del loro processo produttivo e delle relative risorse impiegate. Possono quindi intervenire (collaborando anche con clienti e fornitori) con azioni di miglioramento che si traducono oltre che in una riduzione di impatto ambientale, in una riduzione dei costi.
I produttori agiscono e comunicano coerentemente con le aspettative di clienti e consumatori: è possibile fornire dati certificati ai propri clienti i quali, a loro volta potranno utilizzarli all’interno dei loro progetti di riduzione di impatto.
In questo modo è più facile sviluppare e comunicare progetti comuni con i propri clienti, fidelizzarli ed aumentare la propria reputazione. Inoltre, sarà possibile presentarsi a nuovi clienti e mercati utilizzando efficacemente la leva della sostenibilità.
I consumatori infine, potranno vedere, anche sul prodotto, una comunicazione, supportata da dati chiara ed attendibile e conoscere il “racconto” delle attività per la sostenibilità del produttore.